Gli agenti inquinanti dell’aria
Gli agenti inquinanti dell’aria
L’aria che respiriamo può essere contaminata da sostanze inquinanti provenienti da industrie, veicoli, centrali elettriche e molte altre fonti. Questi inquinanti rappresentano un grosso problema per gli effetti dannosi che possono avere nei confronti della salute o dell’ambiente in cui viviamo. Il loro impatto dipende da vari fattori, come ad esempio la quantità di inquinante dell’aria al quale si è esposti, la durata dell’esposizione e la pericolosità dell'inquinante stesso. Gli effetti sulla salute possono essere di piccola entità e reversibili (come un’irritazione agli occhi) oppure debilitanti (come un aggravamento dell’asma) o anche fatali (come il cancro).
Si definisce inquinante una sostanza derivante da un’attività umana, presente in concentrazione maggiore rispetto a quella naturale ed avente un netto effetto dannoso sull’ambiente.
I principali agenti inquinanti dell’aria italiana sono:
I pollini, le spore, gli allergeni degli acari della polvere e il particolato in genere possono scatenare attacchi di raffreddore da fieno, asma e altre reazioni allergiche.Anche una breve esposizione a concentrazioni elevate di particolato fine può contribuire significativamente alle malattie cardiache
I microrganismi come virus, batteri e spore fungine sono responsabili di diverse infezioni come tubercolosi, influenza, aspergillosi, MRSA e SARS.
Gli allergeni degli animalisono presenti principalmente nella saliva, sul pelo e sulla pelle degli animali da compagnia. Quando inalati, gli allergeni possono provocare gravi reazioni allergiche
Il fumo di tabacco contiene migliaia di sostanze chimiche e particelle che possono irritare le mucose e causare malattie acute e croniche.
Contaminanti gassosi:
1. MONOSSIDO DI CARBONIO
Il monossido di carbonio è un gas inodore e incolore, tossico per l’uomo.
Emesso principalmente dai processi di combustione, particolarmente dagli scarichi di veicoli con motori a idrocarburi, a causa di una combustione incompleta. Le concentrazioni maggiori si trovano generalmente nei pressi delle strade. L'inalazione in grandi quantità può causare mal di testa, fatica e problemi respiratori. Il limite massimo previsto per legge in Italia è di 10 mg/m³ in una media di 8 ore (D.M. 02-04-2002). Sopra i 500 mg/m³ può essere letale.
2. OSSIDI DI AZOTO
Le emissioni sono principalmente nella forma di NO, che viene ossidato dall'ozono (O3) per formare il diossido d'azoto (NO2). L'ossido di azoto è irritante per gli occhi ed il tratto respiratorio. L'inalazione può causare edema polmonare, inoltre può avere effetti sul sangue, causando formazione di metaemoglobina. I vari ossidi di azoto reagiscono inoltre con gli idrocarburi nell'atmosfera per generare smog fotochimico. Può depositarsi in siti ecologicamente sensibili causando acidificazione ed eutrofizzazione, contribuisce alla formazione di delle piogge acide e favorisce l’accumulo di nitrati al suolo che possono provocare alterazioni di equilibri ecologici ambientali.
3. ANIDRIDE SOLFOROSA
L’Anidride solforosa (SO2) è un gas incolore dall’odore pungente ed irritante . L’anidride solforosa è uno dei più diffusi ed aggressivi inquinanti atmosferici tanto da essere universalmente considerato tra le cause principali dei danni all’uomo e all’ambiente. Le principali emissioni di anidride solforosa derivano dalle centrali termoelettriche, dagli impianti di riscaldamento domestico e da alcune produzioni industriali (raffinerie, fonderie, cementifici). Una minore concentrazione viene attribuita al traffico veicolare, in particolare ai veicoli con motore diesel.
L’anidride solforosa produce effetti irritanti agli occhi e sul tratto superiore dell’apparato respiratorio. E’ uno degli inquinanti responsabili delle piogge acide ed in particolari condizioni atmosferiche può diffondersi nell’atmosfera anche a grandi distanze.
4. OZONO
L’ozono è un inquinante secondario quindi non direttamente riconducibile a specifiche fonti di emissioni, fa parte del cosiddetto “smog fotochimico” .
Quello che si forma al suolo è il risultato di una combinazione chimica tra gli ossidi di azoto prodotti dai tubi di scappamento dei veicoli e l’ossigeno atmosferico, reazione che viene favorita dalla radiazione ultravioletta solare, e che di conseguenza lo rende un fenomeno tipico dei mesi estivi. La sua molecola è altamente instabile, ne consegue che in città dove sono maggiori gli inquinanti prodotti dalle auto tende a disfarsi rapidamente, mentre in periferia, dove ci sono aree verdi ricche di ossigeno, esso trova “molta materia prima” (ossigeno) e tende a permanere anche a lungo; quindi il centro città presenta una minore concentrazione di ozono rispetto alla periferia.
Le categorie di popolazione particolarmente suscettibili ai rischi di esposizione ad ozono sono: i bambini, le donne in gravidanza, gli anziani, chi svolge attività fisica e lavorative all’aperto, i soggetti asmatici, i soggetti con patologie polmonari e cardiologiche.
5. PARTICELLE TOTALI SOSPESE
Con il termine di particelle totali sospese (PTS) vengono indicate tutte le particelle solide o liquide disperse in aria. La natura delle particelle aereo disperse è molto varia: ne fanno parte le polveri sospese, il materiale organico disperso dai vegetali (pollini e frammenti di piante), il materiale inorganico prodotto da agenti naturali, (vento e pioggia), dall’erosione del suolo o dei manufatti (frazione più grossolana).
Emettono PTS alcune attività industriali (fonderie, cementifici, cantieri edili, miniere), i processi di combustioni relative a centrali termoelettriche, inceneritori riscaldamento e traffico auto veicolare (in particolare quelli con motore diesel).
Nelle aree urbane il particolato può avere origine anche dall’usura dell’asfalto, dei pneumatici, dei freni, delle frizioni e contribuisce anche al degrado di monumenti ed opere d’arte.
6. METALLI
I metalli di maggior rilievo sotto il profilo tossicologico sono il nichel, il cadmio ed il piombo. I composti del nichel e del cadmio sono classificati dall’Agenzia Internazionale di ricerca come cancerogeni per l’uomo. Per il piombo è stato evidenziato un ampio spettro di effetti tossici, in quanto tale sostanza interferisce con numerosi sistemi enzimatici.
7. IDROCARBURI
Caratteristica fondamentale di questi composti è quella di contenere solo atomi di carbonio e di idrogeno.
La presenza di idrocarburi nell’aria è dovuta in parte a processi di origine naturale; tra questi il maggior contributo è dato dai processi biologici di decomposizione di materia organica sulla superficie terrestre,mentre in minore quantità sono attribuibili a processi in atto in giacimenti di carbone, di petrolio e gas naturale e a processi spontanei di combustione. Per quanto riguarda le emissioni dovute all’attività dell’uomo si può dire che la fonte principale sono i mezzi di trasporto fra i quali i veicoli a benzina hanno il peso più rilevante.
Una parte delle emissioni industriali è dovuta all’evaporazione di solventi organici, (ingredienti importanti di vernici, pitture, lacche, rivestimenti).
Gli idrocarburi che fattori di rischio più elevato per la salute dell’uomo sono gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Molti di questi sono noti per la loro azione cancerogena (3,4 benzopirene, 3,4 benzofluorantene, 3,4,8,9 dibenzopirene, 1.2.5.6 dibenzoantracene).
8. BENZENE
Il benzene è un idrocarburo aromatico. E’ prodotto in particolare dall’uso del petrolio, olio e loro derivati.
Viene emesso in atmosfera anche dai gas di scarico degli autoveicoli, in particolare da quelli alimentati a benzina.
Il benzene è presente nelle benzine come tale e si produce inoltre durante la combustione. E’ stato classificato dalla IARC come sostanza cancerogena per l'uomo di classe I in grado di produrre varie forme di leucemia.
With love , D. ❤
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