domenica 12 maggio 2013

ANALISI DI UN TESTO POETICO “I PASTORI ” DI G. D’ANNUNZIO


In questa lirica di G. D. Annunzio, vengono descritti i pastori abruzzesi che in settembre abbandonano i pascoli di montagna per trasferire le greggi a svernare nella piana pugliese.
                                                                                         
Settembre[1], andiamo. E' tempo di migrare[2].
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi[3] e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio[4]
che verde è come i pascoli dei monti[5].

Han bevuto profondamente[6] ai fonti
alpestri, che[7] sapor d'acqua natía[8]
rimanga ne' cuori esuli[9] a conforto,
che lungo[10] illuda la lor sete in via[11].
Rinnovato hanno verga d'avellano[12].

E vanno pel tratturo antico[13] al piano,
quasi per un erbal fiume silente[14],
su le vestigia degli antichi padri[15].
O voce[16] di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento[17] è l'aria.
il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria[18].
Isciacquío, calpestío, dolci romori.

Ah perché non son io cò miei pastori?
PARAFRASI E SPIEGAZIONE DELLA POESIA

E' settembre, è il tempo di migrare da un luogo ad un altro, il tempo nel quale i pastori  abruzzesi lasciano gli alti pascoli e scendono verso il mare verde come i pascoli lassù sulla montagna.

Hanno molto bevuto alle sorgenti native, affinchè il sapore di quell'acqua duri nei loro cuori e li conforti nel forzato esilio; hanno con sè  il bastone di nocciolo su cui si appoggiano durante il cammino e con cui guidano le greggi .

Scendono per la via larga come fiume verdeggiante, calcando le orme dei padri e degli avi che hanno sempre percorso le stesse vie. Oh, esultanza di colui che per primo scorge il mare e ne grida l'annuncio ai compagni !

Ora il gregge costeggia il mare. Nulla turba l’aria.
Sotto il sole la lana bionda delle pecore non si differenzia dal biondo colore della sabbia.
Sciacquio d'onde, echi di passi e di canti si fondono in una sola armonia:

ed io (il poeta), lontano dalla mia terra, mi rammarico perchè non sono in compagnia dei pastori.


[1] Settembre: può essere inteso come vocati­vo rivolto al mese personificato, oppure come una constatazione "è settembre"
[2] È. . . migrare: È tempo per i pastori, che d'e­state sono stati sui pascoli montani, di migrare con le greggi al piano
[3] stazzi: i recinti aperti sui monti, dove vengo­no radunate le greggi per la notte, durante la bel­la stagione
[4] selvaggio: perchè è sovente tempestoso, o perchè le sue coste sono solitarie e selvagge
[5] verde ... monti: il color verde del mare ri­corda ai pastori i loro pascoli montani e li conso­la della lontananza
[6] profondamente: a lunghi sorsi, assaporati.
[7] che: affinchè
[8] natia: sgorgata dalle terre dove sono nato
[9] esuli: per i pastori lasciare i monti e scende­re verso il mare è come andare in esilio
[10] lungo: vale come a lungo
[11] illuda. . . via: letteralmente non faccia loro sentire la sete durante il viaggio, ma metaforicamente non faccia sentire la nostalgia della lo­ro terra
[12] verga d’avellano: il bastone di nocciolo su cui si appoggiano durante il cammino e con cui guidano le greggi

[13] tratturo antico: i tratturi sono i larghi sen­tieri erbosi che scendono dalla montagna alla pianura, percorsi dalle migrazioni delle greggi; antico perché segnato da tempi im­memorabili
[14] quasi ... silente: come per un silenzioso fiume di erbe Il tratturo è assimilato ad un fiume che scende verso il mare

[15] su le vestigia... padri: sulle tracce degli antenati che per secoli hanno guidato migrazioni analoghe. Il. colui... marina: colui che per primo scorge il mare
[16] O voce ... marina!: è il grido del pastore che per primo scorge di lontano la superficie del mare, che investita dalla luce del sole sembra tre­molare
[17] Senza mutamento: Calma, senza nulla che la turbi
[18] Il sole . . . divaria: Il sole, colpendo la lana delle pecore, le conferisce un colore biondo simile a quello della sabbia della spiaggia

With love , D. 

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