I fantasmi del castello di forza agrò
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fantasmi del castello escono con la luna
piena. All’anagrafe comunale non sono registrati fra gli abitanti del paese. Da
secoli vivono però come inquilini nel castello normanno: sono i fantasmi dei
guerrieri che vi hanno abitati e dei loro famigliari.
Stando
alla leggenda , si fanno sentire soprattutto nelle notti di luna piena. Risale
alla fine dell’VII secolo, ad opera del normanno Ruggero, la costruzione della
rocca, oggi proprietà del Comune. Nel 1676, durante la rivolta antispagnola
sostenuta dalla Francia, il castello di Forza D’Agrò, fedele alla Spagna, fu
conquistato dai francesi,che ne fecero dono all’Archimandrita di Savoca.
Nell’ottocento il castello venne occupato dalle truppe inglesi in guerra con
Napoleone.
Fu
proprio durante i moti antispagnoli che nel castello di Forza D’Agrò, occupato
dai francesi del generale Vivonne, si consumò una tragedia il cui racconto è
contenuto in un manoscritto venuto alla luce a Savoca. Le truppe francesi
trattarono forza D’Agrò come terra di conquista e a maggiore oltraggio posero
il fortilizio e le sue terre alla dipendenza militare di Savoca , con cui c’era
una forte rivalità. Nel castello si insediarono gli uomini del cavaliere
Giacomo de Hox, dopo che tra quelle mura era stato tenuto prigioniero il
fratello, Antonio, a quanto pare il tradimento dei forzesi. Un gesto d’amicizia
del Generale Vivonne, non gradito dal fratello del nobile francese, ambizioso
di diventare signore di Forza D’Agrò. Il 24 luglio del 1676, infatti,Antonio ,
prima di lasciarla al fratello Giacomo, invitò nella rocca i suoi tre fratelli
e le loro famiglie, per una sorta di festa d’addio e di benvenuto al nuovo
signore. Dopo una succulenta cena, li fece incatenare e uccidere dai suoi
sgherri. I corpi vennero gettati dai bastioni del castello e di loro non se ne
seppe più nulla anche perché venne architettata tutta una messinscena per far
credere che avessero lasciato il castello la mattina seguente .
Secondo
la leggenda , i loro fantasmi nelle notti
di luna vagano nel maniero e si lamentano, trascinando le loro pesanti
catene e suscitando lo sgomento in chi ha la ventura di trovarsi nei loro
paraggi. In paese molti se la ridono, altri però giurano di aver sentito quei
rumori. Sta di fatto che di notte, nel castello nessuno vuole entrare.
La
vicenda è tornata d’attualità grazie al recente ritrovamento del mano scritto
del Settecento a Casalvecchio e non manca di popolare le fantasie di
numerosissimi abitanti. E, oltre ai tantissimi paurosi, c’è qualcuno che
progetta spedizioni al chiaro di luna per un incontro ravvicinato con i
fantasmi. Ma ancora, nessuno è riuscito a mettere in pratica gli avventurosi
propositi.
With love , D. ❤
1 commenti:
io sono di forza d'agrò e non ne avevo mai sentito parlare
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