Ritratto del doge Sebastiano Veniero
Ritratto del doge Sebastiano Veniero
OGGETTO: bene mobile -
dipinto
UBICAZIONE: Brescia
DATAZIONE: 1577-1578 circa
AUTORE: attribuito ad
un artista contemporaneo a Jacopo Robusti detto il Tintoretto (1518-1594)
ISCRIZIONI: “Sebastiano
Veniero”
MATERIA / TECNICA: olio su tela
MISURE: con cornice
59X75 cm; solo tela 50X67 cm.
CARATTERISTICHE
D’INTERESSE
Bene d’interesse
storico/artistico
·
Descrizione del bene:
Nel dipinto vi è raffigurato il
mezzo busto del doge, posizionato a ¾ rispetto all’asse del dipinto, con volto
e sguardo rivolti verso sinistra leggermente affossati in basso. La figura si
staglia su uno sfondo scuro monocromo, arricchito dall’iscrizione documentaria “Sebastiano
Veniero” color oro, nella parte alta a destra.
Lo sguardo stanco, la superficie
epidermica segnata dalle rughe e la lunga e folta barba bianca: tutti caratteri
che testimoniano la vecchiaia dell’illustre personaggio. Inoltre in base all’abbigliamento
e alle insigne del potere (Corno Ducale e
manto purpureo) si può approssimare la data di realizzazione dell’opera attorno
al 1577-1578, anni nei quali Sebastiano Veniero fu doge.
N.B. Il Corno Ducale è noto come il copricapo indossato dai Dogi di Venezia e
portato al disopra di una cuffia candida, simile al camauro papale, dono annuale delle monache di San Zaccaria. Composto di
una corona circolare e di un berretto appuntito nella parte posteriore, il
corno ducale richiamava nella forma il berretto frigio indossato dai soldati bizantini e dal Dux veneziano nei tempi più antichi. Era
portato, ma in forma più piccola rispetto a quello del Doge, anche a
coronamento del velo dorato della Dogaressa, sua consorte.
Nel tempo i vari corni ducali si
sono andati impreziosendo di inserti in damasco, perle e pietre preziose.
Andato in disuso con la caduta della
Repubblica, tuttora campeggia nello stemma della Città di Venezia sostituendo, per concessione presidenziale, la
tradizionale corona muraria della città.
·
Notizie storico/critiche:
Il ritratto d’epoca raffigura
l’ottantaseiesimo doge della Repubblica di Venezia, Sebastiano Venier o Veniero
(Venezia, 1496 circa – Venezia, 3 marzo 1578), la cui carica fu affidata dall’11 giugno 1577 sino
alla morte. Operò come avvocato sin da giovanissimo. Divenne in seguito
amministratore di governo e governatore di Creta. Nel 1570 divenne Procuratore e nello stesso
anno fu nominato "Capitano General da mar" della flotta di
Venezia, impegnata nella nuova guerra contro i Turchi ottomani.
L'anno successivo partecipò alla battaglia di Lepanto che vide le forze della Lega Santa infliggere una definitiva sconfitta ai Turchi. Uccise numerosi
turchi a colpi di balestra e quando fece ritorno a Venezia, pur all'età di 81 anni fu eletto Doge all'unanimità. Morì
l’anno successivo (1578) per infarto a causa dell’incendio che aveva
danneggiato il palazzo dei Dogi a Venezia.
PROVENIENZA:
antiquariato veneto
DESTINAZIONE
D’USO ATTUALE: uso privato
PROPRIETA’:
collezionista privato
- Restauri:
- ridipinture (visibili
con lampada UV);
- rintelaiatura
(seconda metà XX sec.), visibile ai bordi del telaio, che rinforza la tela
autentica con cornice originale coeva.
STATO DI
CONSERVAZIONE: Buono
MOTIVAZIONE:
E’ importante riconoscere
tale opera, come parte del patrimonio culturale, in quanto costituisce una
notevole testimonianza di rilevanza storica. Il personaggio raffigurato fu
infatti doge, ossia colui che ricopriva
la suprema magistratura della Repubblica di
Venezia - tale carica venne istituita
sin dal 697 e durò fino alla caduta della Repubblica, il 12 maggio 1797 -.
PROPENSIONE
DEL PROPRIETARIO:
1. E’
a conoscenza della possibilità di tutelare il bene come bene culturale? Sì, ne sono a conoscenza.
2.
Trova che il bene meriti un simile
riconoscimento? Sì, ne sarei entusiasta.
3.
Personalmente sarebbe favorevole? Sì.
4.
Sa che esistono norme di favore per
i beni culturali (agevolazioni fiscali, possibilità di finanziamenti per
lavori)? Sì, ne sono al corrente.
5. Considerando
possibili benefici e svantaggi per il proprietario conseguenti all’imposizione
del vincolo, ritiene migliorativa la situazione proprietaria dopo il
riconoscimento di bene culturale (anche sotto il profilo economico)? Sì.
With love , D. ❤
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