mercoledì 8 maggio 2013

Procuratore di S. Marco -Dipinto


“Procuratore di S. Marco”

OGGETTO: bene mobile – dipinto

UBICAZIONE: Venezia (Ve)

DATAZIONE: fine XIV secolo

AUTORE: scuola di Domenico Tintoretto (Venezia 1560 - 1635), con apporti del maestro.

MATERIA / TECNICA: olio su tela

CARATTERISTICHE D’INTERESSE                                          Bene d’interesse storico/artistico

·        Descrizione del bene:

La tela di forma ovale presenta una cornice intagliata in legno dipinta d’oro con modanature interessanti, arricchita da motivi vegetali. Il procuratore raffigurato al centro è ritratto col volto a ¾ rivolto verso sinistra, come il corpo, mentre gli occhi guardano verso lo spettatore. La figura si staglia su uno sfondo marrone  scuro con ombreggiature più chiare che simulano tendaggi. Indossa un manto di velluto rosso con risvolti bianchi a macchie nere, dal quale si intravede in prossimità del collo, la sottostante veste rossa. Nella mano sinistra stringe un fazzoletto bianco.

·        Notizie storico-critiche:

L’illustre personaggio raffigurato fu un Procuratore di San Marco; ricopriva quindi la più prestigiosa carica vitalizia della Repubblica di Venezia, subito dopo il Doge.

- I procuratori di San Marco venivano nominati sin dal IX secolo per curare la fabbrica e l'amministrazione dei territori della Basilica di San Marco. L'istituto procuratorio esiste ancor oggi a Venezia, con il nome di Procuratoria di San Marco, riconosciuto con Regio Decreto del 9 luglio 1931 alla Fabbriceria della basilica cattedrale di San Marco -.

        La tipologia di ritratto si riallaccia alla tradizione italiana della seconda metà del Cinquecento, praticata anche da alcuni grandi pittori, come Tiziano e Tintoretto. Nei ritratti del periodo venivano rappresentate non solo le sembianze fisiche dei personaggi, ma anche le peculiarità psicologiche dei protagonisti della vita politica, religiosa e culturale. Il dipinto presenta quindi caratteri comuni rintracciabili nella ritrattistica tipica del Rinascimento Veneziano: la testa è di profilo, il personaggio è ritratto a mezzo busto e posto a ¾ rispetto al piano del quadro, lo sfondo è scuro, la figura risulta solida, realistica e vi si legge l’intenzione psicologica. Tali caratteri si rifanno al ritratto d’origine fiamminga ideato da Jan Van Eyck, la cui opera giunse in copie a Venezia, già dalla fine del ‘400.

DESTINAZIONE D'USO: Attuale_ il dipinto si trova all'interno di un'abitazione privata, sulla parete a destra dell’ingresso.

PROPRIETA': famiglia privata.

STATO DI CONSERVAZIONE: Discreto.

MOTIVAZIONE:
E’ importante riconoscere tale opera, come parte del patrimonio culturale, in quanto costituisce una notevole testimonianza di rilevanza storica. Il personaggio raffigurato fu infatti uno dei Procuratori di San Marco. Inoltre l’opera appartiene ad una scuola di grande prestigio e rilevanza per la cultura artistica.

ALTRO: Esiste un certificato che attesta l’appartenenza del dipinto alla scuola del Tintoretto (vedi fotografia in allegato).

PROPENSIONE DEL PROPRIETARIO:

  1. E’ a conoscenza della possibilità di tutelare il bene come bene culturale? No.
  2. Trova che il bene meriti un simile riconoscimento? Penso proprio di sì.
  3. Personalmente sarebbe favorevole? Sì.
  4. Sa che esistono norme di favore per i beni culturali (come agevolazioni fiscali, possibilità di finanziamenti per lavori …)? Oh, no! Interessante.
  5. Considerando possibili benefici e svantaggi per il proprietario conseguenti all’imposizione del vincolo, ritiene migliorativa la situazione proprietaria dopo il riconoscimento di un bene culturale (anche sotto il profitto economico)? Dal punto di vista economico sarebbe vantaggioso, ma credo che non ne varrebbe la pena se poi dovessi renderlo fruibile al pubblico.
With love , D. 

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