Procuratore di S. Marco -Dipinto
“Procuratore di S. Marco”
OGGETTO:
bene mobile – dipinto
UBICAZIONE:
Venezia (Ve)
DATAZIONE:
fine XIV secolo
AUTORE:
scuola di Domenico Tintoretto (Venezia 1560 -
1635), con apporti del maestro.
MATERIA /
TECNICA: olio su tela
CARATTERISTICHE
D’INTERESSE Bene
d’interesse storico/artistico
·
Descrizione del bene:
La tela di forma
ovale presenta una cornice intagliata in legno dipinta d’oro con modanature
interessanti, arricchita da motivi vegetali. Il procuratore raffigurato al
centro è ritratto col volto a ¾ rivolto verso sinistra, come il corpo, mentre
gli occhi guardano verso lo spettatore. La figura si staglia su uno sfondo
marrone scuro con ombreggiature più
chiare che simulano tendaggi. Indossa un manto di velluto rosso con risvolti
bianchi a macchie nere, dal quale si intravede in prossimità del collo, la
sottostante veste rossa. Nella mano sinistra stringe un fazzoletto bianco.
·
Notizie storico-critiche:
L’illustre
personaggio raffigurato fu un Procuratore
di
San Marco;
ricopriva quindi la più prestigiosa carica
vitalizia della Repubblica di Venezia,
subito dopo il Doge.
- I
procuratori di San Marco venivano nominati sin dal IX secolo per
curare la fabbrica e l'amministrazione dei territori della Basilica di San Marco.
L'istituto procuratorio esiste ancor oggi a Venezia, con il nome di Procuratoria di San Marco,
riconosciuto con Regio
Decreto del 9 luglio 1931 alla Fabbriceria
della basilica cattedrale di San Marco -.
La tipologia di ritratto si riallaccia alla tradizione
italiana della seconda metà del
Cinquecento, praticata anche da alcuni grandi
pittori, come Tiziano e Tintoretto. Nei ritratti del periodo venivano rappresentate non solo le sembianze fisiche
dei personaggi, ma anche le peculiarità psicologiche dei protagonisti della
vita politica, religiosa e culturale. Il dipinto presenta quindi caratteri
comuni rintracciabili nella ritrattistica tipica del Rinascimento Veneziano: la
testa è di profilo, il personaggio è ritratto a mezzo busto e posto a ¾
rispetto al piano del quadro, lo sfondo è scuro, la figura risulta solida,
realistica e vi si legge l’intenzione psicologica. Tali caratteri si rifanno al
ritratto d’origine fiamminga ideato da Jan Van Eyck, la cui opera giunse in
copie a Venezia, già dalla fine del ‘400.
DESTINAZIONE
D'USO: Attuale_ il dipinto si trova all'interno di un'abitazione privata,
sulla parete a destra dell’ingresso.
PROPRIETA':
famiglia privata.
STATO DI
CONSERVAZIONE: Discreto.
MOTIVAZIONE:
E’ importante riconoscere tale
opera, come parte del patrimonio culturale, in quanto costituisce una notevole
testimonianza di rilevanza storica. Il personaggio raffigurato fu infatti uno
dei Procuratori di San Marco. Inoltre l’opera appartiene ad una scuola di grande
prestigio e rilevanza per la cultura artistica.
ALTRO: Esiste un certificato
che attesta l’appartenenza del dipinto alla scuola del Tintoretto (vedi
fotografia in allegato).
PROPENSIONE
DEL PROPRIETARIO:
- E’ a conoscenza della possibilità di tutelare il bene come bene culturale? No.
- Trova che il bene meriti un simile riconoscimento? Penso proprio di sì.
- Personalmente
sarebbe favorevole? Sì.
- Sa
che esistono norme di favore per i beni culturali (come agevolazioni
fiscali, possibilità di finanziamenti per lavori …)? Oh, no! Interessante.
- Considerando
possibili benefici e svantaggi per il proprietario conseguenti
all’imposizione del vincolo, ritiene migliorativa la situazione
proprietaria dopo il riconoscimento di un bene culturale (anche sotto il
profitto economico)? Dal
punto di vista economico sarebbe vantaggioso, ma credo che non ne varrebbe
la pena se poi dovessi renderlo fruibile al pubblico.
With love , D. ❤
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