SCHEDA DI LETTURA DI UN LIBRO: Sei personaggi in cerca d’autore,Pirandello
SCHEDA
DI LETTURA DI UN LIBRO
AUTORE: LUIGI
PIRANDELLO,
TITOLO: Sei
personaggi in cerca d’autore,
I PERSONAGGI DELLA
COMMEDIA DA FARE:
Il Padre, la Madre,
la Figliastra, il Giovinetto, la Bambina (questi ultimi due non parlano), (Poi
evocata) Madama Pace.
GLI ATTORI DELLA
COMPAGNIA:
Il
direttore-capocomico, la prima attrice, il primo attore, la seconda donna,
l’attrice giovane, l’attore giovane, altri attori e attrici, il direttore di
scena, il suggeritore, il trovarobe, il macchinista, il segretario del capocomico,
l’usciere del teatro, apparatori e servi di scena.
Di giorno, su un
palcoscenico di teatro di prosa.
·
Un uomo sulla cinquantina, in giacca
nera e calzoni chiari, dall’aria aggrottata e dagli occhi scontrosi per
mortificazione; una povera donna in gramaglie vedovili, che aveva per mano una
bimbetta di quattr’anni da un lato e con un ragazzo di poco più di dieci (14)
dall’altro; una giovinetta (18 anni) ardita e procace, vestita anch’essa di
nero ma con uno sfarzo equivoco e sfrontato, tutta un fremito di gaio sdegno
mordente contro quel vecchio mortificato contro un giovane sui vent’anni (22
anni) che si teneva discosto e chiuso in sé, come se avesse in dispetto tutti
quanti. Insomma quei sei personaggi come si vedono apparire sul palcoscenico,
al principio della commedia. E or l’uno or l’altro, ma anche spesso l’uno
sopraffacendo l’altro, prendevano a narrare i loro tristi casi, a gridare
ciascuno le proprie ragioni, ad avventare in faccia le loro scomposte passioni
al Capocomico.
·
Tutti uniti dalla nascita e dal
viluppo delle vicende reciproche per comporre delle loro persone, delle loro
passioni e dei loro casi un romanzo, un dramma o almeno una novella. Nati vivi
volevano vivere.
·
Favola che non ha per se stessa alcuna
verità né fantastica né effettiva.
·
Un misto di tragico e di comico, di
fantastico e di realistico, in una situazione umoristica affatto nuova e quanto
mai complessa; un dramma che da sé per mezzo dei suoi personaggi, spiranti
parlanti semoventi, che lo portano e lo soffrono in loro stessi, vuole a ogni
costo trovare il modo d’essere rappresentato; e la commedia del vano tentativo
di questa realizzazione scenica improvvisa. Dapprima, la sorpresa di quei
poveri attori d’una Compagnia drammatica che stan provando, di giorno, una
commedia su un palcoscenico sgombro di quinte e di scene; sorpresa e
incredulità, nel vedersi apparir davanti quei sei personaggi che si annunziano
per tali in cerca d’autore; poi, subito dopo, per quell’improvviso mancare
della madre velata di nero, il loro istintivo interessamento al dramma che
intravedono in lei e negli altri componenti di quella strana famiglia, dramma
oscuro, ambiguo, che viene ad abbattersi così impensatamente su quel
palcoscenico vuoto e impreparato a riceverlo; e man mano il crescere di quest’interessamento
al prorompere delle passioni contrastanti ora nel Padre, ora nella Figliastra,
ora nel Figlio, ora in quella povera Madre; passioni che cercano di sopraffarsi
a vicenda, con una tragica furia dilaniatrice. Ed ecco che quel senso universale
cercato invano dapprima in quei sei personaggi, ora essi, andati da sé sul
palcoscenico, riescono a trovarlo in sé nella concitazione della lotta
disperata che ciascuno fa contro l’altro e tutti contro il Capocomico e gli
attori che non li comprendono.
·
Il Padre e la Figliastra parlano di
questa atroce realtà e la difendono contro le smorfie fittizie e l’incosciente
volubilità degli attori e cercano d’imporla al volgare Capocomico che vorrebbe
alterarla e accomodarla alle così dette esigenze del teatro. Non tutti e sei i
personaggi stanno in apparenza sullo stesso piano di formazione, ma non perché
vi siano fra essi figure di primo o secondo piano, cioè “protagonisti” e
“macchiette”. Sono, tutti e sei, allo stesso punto di realizzazione artistica,
e tutti e sei, sullo stesso piano di realtà, che è il fantastico della
commedia. Se non che il Padre, la Figliastra e anche il Figlio sono realizzati
come spirito; come natura è la Madre; come “presenze” il Giovinetto che guarda
e compie un gesto e la Bambina del tutto inerte. I più vivi, i più
compiutamente creati, il Padre e la Figliastra, vengono naturalmente più avanti
e guidano e si trascinano appresso il peso quasi morto degli altri: uno, il
Figlio, riluttante; l’altro, la Madre, come una vittima rassegnata, tra quelle
due creaturine che quasi non hanno alcuna consistenza se non appena nella loro
apparenza e che han bisogno di essere condotte per mano. E infatti! Infatti
dovevano proprio apparire ciascuno in quello stadio di creazione raggiunto
nella fantasia dell’autore al momento che questi li volle scacciare da sé.
·
Se personaggi che cercano un autore.
Il dramma non riesce a rappresentarsi appunto perché manca l’autore che essi
cercano; e si rappresenta invece la commedia di questo loro vano tentativo, con
tutto quello che essa ha di tragico per il fatto che questi sei personaggi sono
stati rifiutati.
·
Nasce fa i sei personaggi Madama Pace
e pare un miracolo, anzi, un trucco su quel palcoscenico rappresentato
realisticamente.
·
Trama: la Figliastra si prostituisce per
pagare le spese della sua famiglia alla morte del padre. Un giorno incontra il
patrigno che ospita la moglie e i tre figli a casa sua. Il Figlio è geloso e
odia il Giovinetto. La Bambina muore annegata nella vasca del giardino e il
Giovinetto si spara alla nuca. I personaggi se ne vanno senza i due morti, la
Compagnia se ne va e cala il sipario.
With love , D. ❤
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