sabato 23 novembre 2013

Breve ricerca sull'inquisizione


L'Inquisizione è l'istituzione ecclesiastica fondata dalla Chiesa cattolica per indagare e punire, mediante un apposito tribunale, i sostenitori di teorie considerate contrarie all'ortodossia cattolica. Le prime misure inquisitoriali erano state approvate nel 1179 .Si legittimava la scomunica e l'avvio di crociate contro gli eretici. Il termine "inquisizione", tuttavia, si trova documentato per la prima volta negli atti del Concilio di Tolosa tenutosi in Francia nel 1229.
Per rispondere al dilagare di fenomeni ereticali e all'emorragia di fedeli la Chiesa cattolica reagì in due modi:
•             appoggiandosi ai movimenti che non si staccavano da Roma e cioè domenicani e francescani;
•             istituendo uno speciale tribunale ecclesiastico che avesse il compito di individuare gli eretici: l'Inquisizione.
Storicamente, l'Inquisizione si può considerare stabilita già nel Concilio presieduto a Verona nel 1184 da papa Lucio III e dall'imperatore Federico Barbarossa, con la costituzione della Bolla di Riuscigli (Esso stabilì il principio - sconosciuto al diritto romano - secondo il quale, anche in assenza di testimoni, si poteva essere accusati di eresia e dunque subire un processo)  con l'occorrenza di reprimere il movimento cataro (albigesi), diffuso nella Francia nell'Italia , e di controllare i diversi e attivi movimenti spirituali .
Nel 1252, con la bolla Ad extirpanda, Innocenzo IV autorizzò l'uso della tortura e Giovanni XXII estese i poteri dell'Inquisizione nella lotta contro la stregoneria.
Gli inquisitori procedevano:
• contro gli eretici;
• contro quelli che impediscono agli inquisitori di esercitar liberamente il loro uffizio;
• contro i pagani che venuti alla fede e battezzati, ritornano a professare il paganesimo;
• contro gli astrologi;
• contro divinatori e maghi;
• contro quelli che impediscono ai fedeli di professare la vera fede;
• contro chi predichi dottrine scandalose e contrarie alla vera religione;
• contro chi usa litanie nuove non approvate.
Il processo accusatorio, previsto dal diritto romano, consisteva nel pubblico confronto orale fra accusatore e accusato, al quale assisteva il giudice: Se l’accusatore non dimostrava le proprie accuse, era condannato dal giudice alla pena che avrebbe dovuto subire l'accusato in caso di colpevolezza.
 Il tribunale dell'Inquisizione adottò invece la procedura del processo inquisitorio nel quale il giudice è anche accusatore, egli è tenuto a raccogliere le prove della colpevolezza dell'imputato, conducendo indagini segrete e dirigendo il processo al quale il pubblico non può assistere né è ammessa la presenza di un avvocato difensore. Per giungere alla condanna è sufficiente la testimonianza concorde di almeno due testimoni o la confessione dell'imputato.
Allo scopo di sciogliere le eventuali contraddizioni presenti nelle sue deposizioni, l'imputato è sottoposto a tortura, essa può essere svolta  più volte nel corso del processo.
Se ritiene che l'accusa di eresia sia stata provata, il tribunale chiede all'imputato di abiurare, cioè di rinnegare le proprie convinzioni. Abiurando, se ritenuto sincero, l'imputato evita la condanna a morte e viene condannato a pene diverse. Se non viene ritenuto sincero  l'imputato è condannato necessariamente a morte: pentendosi, viene prima strangolato o impiccato e il cadavere viene poi bruciato e le ceneri disperse. La pena viene eseguita dall'autorità civile, il cosiddetto braccio secolare , in quanto gli ecclesiastici non possono «spargere il sangue»
Due casi famosi:
La caccia alle streghe
Un capitolo a parte nella storia del tribunale dell'Inquisizione è rappresentato dalla cosiddetta «caccia alle streghe»: l'Inquisizione, come sì è detto, era nata per riportare gli eretici nel solco della «vera fede» e fu solo con papa Giovanni XXII che la competenza degli inquisitori venne estesa alle persone sospettate di compiere atti di stregoneria.
Due inquisitori domenicani, scrissero un manuale che conteneva tutte le informazioni utili per riconoscere, interrogare e punire streghe e stregoni “Il martello delle malefiche”.
Furono circa 110.000 processi e 60.000 esecuzioni, le vittime furono per l'80% donne.
Il processo a Galileo
Dopo anni di osservazioni e studi Galilei credette di avere trovato la prova inconfutabile della teoria copernicana (il movimento delle maree) .Il processo si concluse quando Galilei abiurò le sue concezioni astronomiche davanti ai suoi giudici, essi  condannarono la teoria copernicana, senza però definirla formalmente eretica.
Catari e Valdesi
Il movimento dei catari, nato in Francia , si diffuse rapidamente. Essi credevano che il mondo fosse dominato dal male, contrapposto al bene di Dio: rifiutavano perciò ogni rito che utilizzasse i prodotti del mondo e negavano l'incarnazione di Cristo.
Pietro Valdo, da cui ebbe origine il movimento dei valdesi, aveva cominciato la sua attività di predicatore in un piccolo centro urbano ,movimento predicava le sue dottrine, non basate sulle sacre scritture. La predicazione di Valdo ebbe un successo straordinario.
Al di là delle differenze sul piano dottrinale, questi movimenti erano accomunati da un identico tentativo di vivere in comunità animate da uno spirito di autentica fratellanza .



With love , D. 

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