“Pietà” a Mariana Mantovana (Mn)
“Pietà”
OGGETTO:
bene mobile - affresco
UBICAZIONE:
si trova in un locale interno di via Cavour, n. 4, a Mariana Mantovana (Mn), contrada Tartaro Fabrezza. La contrada prende il nome dal canale
che un tempo segnava il confine mantovano con quello veneto. Il paese è al
centro dell'alto mantovano e sorge a circa 6 km dalla riva destra del fiume
Oglio e a 6 km dalla riva sinistra del fiume Chiese.
DATAZIONE:
XV secolo circa.
AUTORE:
probabilmente l’artista fu allievo di Andrea Mantegna (Isola di Carturo, 1431 –
Mantova, 13 settembre 1506).
N.B.
La maestria del Mantegna nel ritrarre volti di personaggi dell'epoca o di
grandi figure del passato, più o meno mitico, è universalmente riconosciuta.
CARATTERISTICHE
D’INTERESSE
·
Descrizione del bene:
l’affresco, su fondo
scuro, mostra nel centro il Cristo deposto dalla croce, ai cui lati sono
raffigurati la Vergine Maria, avvolta da un abito scuro sulla sinistra, e San
Giovanni Apostolo, alla destra, che
sorreggono il corpo morto di Gesù. Alle spalle, vi è la croce, sorretta da due
aste. Ai piedi del Cristo troviamo il sarcofago, dove verrà successivamente
deposto.
·
Notizie storico-critiche:
la famiglia residente era
solita accarezzare il volto di Cristo con conseguente segno di croce, come
segno di devozione; per questo motivo la parte centrale è attualmente rovinata.
La zona dell’affresco meglio conservata, e per questo più significativa, è il
volto triste di San Giovanni, mentre abbraccia e sorregge il corpo del Cristo.
N.B.
Oggi l’affresco risulta incorniciato poiché quando i proprietari hanno
restaurato l’abitazione, hanno deciso di dare maggior rilievo all’opera
quattrocentesca.
L’allievo di Mantegna qui è riuscito a cogliere l'atteggiamento
essenziale, l'anima che affiora nello sguardo, nelle rughe, nella capigliatura
del Santo, segno della grande vicinanza col suo presunto maestro.
DESTINAZIONE
D’USO:
Attualmente l’affresco si trova nella sala da pranzo della famiglia
proprietaria dell’edificio.
PROPRIETA’:
famiglia privata che risiede nell’abitazione da cinque generazioni.
MOTIVAZIONE:
E’ importante
riconoscere tale bene, come parte del patrimonio culturale, in quanto l’opera
risulta di particolare interesse storico e artistico.
ALTRO:
Il ministero dell’
Istruzione Pubblica in data 2 Giugno 1913 ha riconosciuto la presenza di un
affresco di importante interesse in casa privata, visto l’articolo 5 della
Legge 20 Giugno 1909, n° 364, il quale afferma: “Colui che come proprietario o per semplice titolo di possesso detenga
una delle cose di cui all'art. 1, della quale l'autorità gli abbia notificato,
nelle forme che saranno stabilite dal regolamento, l'importante interesse, non
può trasmetterne la proprietà o dimetterne il possesso senza farne denuncia al
Ministero della pubblica istruzione”.
(vedi fotografia
documento in allegato)
PROPENSIONE
DEL PROPRIETARIO
(intervistato il figlio
della padrona di casa):
1. E’
a conoscenza della possibilità di tutelare il bene come bene culturale? Sì, ne sono a conoscenza da tempo.
2. Trova
che il bene meriti un simile riconoscimento? Penso proprio di sì, anche se purtroppo noi in famiglia non abbiamo mai
fatto nulla del genere; probabilmente oggi andrebbe pulito e magari restaurato.
3. Personalmente
sarebbe favorevole? Sì, certo.
4.
Sa che esistono norme di favore per
i beni culturali (come agevolazioni fiscali, possibilità di finanziamenti per
lavori…)? Purtroppo ne vengo a conoscenza
solo ora.
5.
Considerando possibili benefici e
svantaggi per il proprietario conseguenti all’imposizione del vincolo, ritiene
migliorativa la situazione proprietaria dopo il riconoscimento di un bene
culturale (anche sotto il profitto economico)? Se il vincolo comporta la visita di turisti, e quindi una scomodità
perché vivo con una madre e una zia anziane, non sarebbe migliorativo, perché
sarebbe per loro una fatica; certo è che il paese è piccolo e non ci sarebbe un
vero e proprio pellegrinaggio per venire a vedere l’affresco. Dal punto di
vista economico invece, non mi sembra il caso di guadagnare su un bene che
abbiamo in casa da generazioni e di cui non conosciamo il passato.
With love , D. ❤
With love , D. ❤
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