mercoledì 8 maggio 2013

“Pietà” a Mariana Mantovana (Mn)


“Pietà”

OGGETTO: bene mobile - affresco
UBICAZIONE: si trova in un locale interno di via Cavour, n. 4, a Mariana Mantovana (Mn), contrada Tartaro Fabrezza. La contrada prende il nome dal canale che un tempo segnava il confine mantovano con quello veneto. Il paese è al centro dell'alto mantovano e sorge a circa 6 km dalla riva destra del fiume Oglio e a 6 km dalla riva sinistra del fiume Chiese.
DATAZIONE: XV secolo circa.
AUTORE: probabilmente l’artista fu allievo di Andrea Mantegna (Isola di Carturo, 1431 – Mantova, 13 settembre 1506).
N.B. La maestria del Mantegna nel ritrarre volti di personaggi dell'epoca o di grandi figure del passato, più o meno mitico, è universalmente riconosciuta.

CARATTERISTICHE D’INTERESSE
·         Descrizione del bene:
l’affresco, su fondo scuro, mostra nel centro il Cristo deposto dalla croce, ai cui lati sono raffigurati la Vergine Maria, avvolta da un abito scuro sulla sinistra, e San Giovanni  Apostolo, alla destra, che sorreggono il corpo morto di Gesù. Alle spalle, vi è la croce, sorretta da due aste. Ai piedi del Cristo troviamo il sarcofago, dove verrà successivamente deposto.
·         Notizie storico-critiche:
la famiglia residente era solita accarezzare il volto di Cristo con conseguente segno di croce, come segno di devozione; per questo motivo la parte centrale è attualmente rovinata. La zona dell’affresco meglio conservata, e per questo più significativa, è il volto triste di San Giovanni, mentre abbraccia e sorregge il corpo del Cristo.
N.B. Oggi l’affresco risulta incorniciato poiché quando i proprietari hanno restaurato l’abitazione, hanno deciso di dare maggior rilievo all’opera quattrocentesca.
        L’allievo di Mantegna  qui è riuscito a cogliere l'atteggiamento essenziale, l'anima che affiora nello sguardo, nelle rughe, nella capigliatura del Santo, segno della grande vicinanza col suo presunto maestro.

DESTINAZIONE D’USO: Attualmente l’affresco si trova nella sala da pranzo della famiglia proprietaria dell’edificio.
PROPRIETA’: famiglia privata che risiede nell’abitazione da cinque generazioni.
MOTIVAZIONE:
E’ importante riconoscere tale bene, come parte del patrimonio culturale, in quanto l’opera risulta di particolare interesse storico e artistico.

ALTRO:  
Il ministero dell’ Istruzione Pubblica in data 2 Giugno 1913 ha riconosciuto la presenza di un affresco di importante interesse in casa privata, visto l’articolo 5 della Legge 20 Giugno 1909, n° 364, il quale afferma: “Colui che come proprietario o per semplice titolo di possesso detenga una delle cose di cui all'art. 1, della quale l'autorità gli abbia notificato, nelle forme che saranno stabilite dal regolamento, l'importante interesse, non può trasmetterne la proprietà o dimetterne il possesso senza farne denuncia al Ministero della pubblica istruzione”.
(vedi fotografia documento in allegato)


PROPENSIONE DEL PROPRIETARIO
(intervistato il figlio della padrona di casa):
1.      E’ a conoscenza della possibilità di tutelare il bene come bene culturale? Sì, ne sono a conoscenza da tempo.
2.      Trova che il bene meriti un simile riconoscimento? Penso proprio di sì, anche se purtroppo noi in famiglia non abbiamo mai fatto nulla del genere; probabilmente oggi andrebbe pulito e magari restaurato.
3.      Personalmente sarebbe favorevole? Sì, certo.
4.      Sa che esistono norme di favore per i beni culturali (come agevolazioni fiscali, possibilità di finanziamenti per lavori…)? Purtroppo ne vengo a conoscenza solo ora.
5.      Considerando possibili benefici e svantaggi per il proprietario conseguenti all’imposizione del vincolo, ritiene migliorativa la situazione proprietaria dopo il riconoscimento di un bene culturale (anche sotto il profitto economico)? Se il vincolo comporta la visita di turisti, e quindi una scomodità perché vivo con una madre e una zia anziane, non sarebbe migliorativo, perché sarebbe per loro una fatica; certo è che il paese è piccolo e non ci sarebbe un vero e proprio pellegrinaggio per venire a vedere l’affresco. Dal punto di vista economico invece, non mi sembra il caso di guadagnare su un bene che abbiamo in casa da generazioni e di cui non conosciamo il passato.

With love , D. 

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