mercoledì 8 maggio 2013

Urbino



L
a città di Urbino si presenta come un maestoso centro culturale e artistico poggiato sulle affascinanti alture che separano fertile valle dal fiume Metauro da quella del Foglia. E’ tra le città più importanti delle Marche e costituisce un’altissima testimonianza di storia urbanistica del rinascimento. Dopo essere stata un municipio romano e poi una diocesi, fu ceduta  da Pipino alla chiesa nel 744. Dall’anno 1000 in poi fu possedimento dei Montefeltro di Carpegna che la tennero fino al 1676, quando Francesco Maria II della Rovere, l’ultimo duca. La cedette a Urbano VII. Occupata dai francesi (1797), fece parte della repubblica Romana del Regno Italico.

    A
ssieme a Pesaro e Castel Durante (ora Urbania), nel corso del 1500 Urbino vide operare fra le sue mura famosi ed apprezzatissimi ma estri maiolicai, fra i quali ricordiamo Xanto, Fontona , Patanazzi. Vi nacquero artisti della portata di Raffaello, Bramante, Girolamo Genga e Federico Barocci.

L
a città è dominata dall’imponente  Palazzo Ducale edificato nel Quattrocento da Luciano Laurana per volere di Federico da Montefeltro, incontrastato signore del ducato; la costruzione, uno dei capolavori del Rinascimento Italiano, annovera tra le sue parti più affascinanti l’ampio cortile centrale e all’interno il suggestivo studiolo del duca, ornato dalle tarsie in legno di Baccio Pontelli, e il Sacello del Perdono , attribuito a Bramante.

    A
ll’interno del palazzo è ospitata la Galleria Nazionale delle Marche, la più importante della Regione, nella quale si conservano anche alcune grandi opere dei massimi pittori del Quattrocento italiano, tra cui ricordiamo: la Flagellazione  e la Madonna di Senigallia, ambedue di Pietro della Francesca, il famoso Ritratto di Gentildonna (detto anche La muta) Di Raffaello, le tavolette con il Miracolo dell’Ostia di Paolo Uccello e, inoltre, la bella Città ideale di ignoto e uno stendardo di Tiziano.

    N
el corso di un giro turistico e artistico non ci si può esprimere dalla visita alla semplice casa natale del grande Raffaello. Dal 1872 essa è sede dell’accademia di Raffaello e ospita,, tra gli altri dipinti di vari autori, un affresco raffigurante la Madonna col bambino, attribuito al pittore ed un suo disegno a penna : Mosé salvato dalle acque.


With love , D. 

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