domenica 29 aprile 2012

Henri Matisse ricerca

Biografia:
Henri Émile Benoît Matisse  è stato un pittore, incisore, illustratore e scultore francese, è uno dei più noti artisti del ventesimo secolo, conosciuto principalmente per essere l'esponente di maggior spicco della corrente artistica dei Fauves. Nato il 31 dicembre  nel 1869 a Le Cateau-Cambrésis (Nord-Pas-de-Calais), in Francia, crebbe a Bohain-en-Vermandois, nella Francia Nord-orientale, dove i suoi genitori gestivano un commercio di sementi. Era il primogenito della famiglia. Nel 1887 si trasferì a Parigi per studiare legge, lavorando come impiegato statale, dopo aver ottenuto la qualifica Dapprima influenzato da IMPRESSIONISMO e SIMBOLISMO, poi dal DIVISIONISMO Cominciò a dipingere nel 1889, durante la convalescenza seguente ad un attacco di appendicite. Scoprì così "una sorta di Paradiso", come disse in seguito. Decise di diventare un artista, con grande disapprovazione del padre. Nel 1891 tornò a Parigi, per studiare arte all'Académie Julian, divenendo studente di William-Adolphe Bouguereau e Gustave Moreau. Nel 1896 espose 5 dipinti al salone della Société Nationale des Beaux-Arts e lo stato francese ne acquistò due. Nel 1897 e 1898 visitò il pittore John Peter Russell sulla Belle Île, al largo delle coste della Bretagna. Nel 1898 andò a Londra a studiare i dipinti di William Turner. Nel 1894 ebbe una figlia, Marguerite, dalla modella Caroline Joblau. Nel 1898 sposò Amélie Noelie Parayre; i due crebbero assieme a Marguerite ed ebbero altri due figli, Jean (nato nel 1899) e Pierre (nato nel 1900). Marguerite fece spesso da modella a Matisse.
La sua prima esposizione avvenne nel 1904, senza grande successo. Nel 1905 si trasferì nel sud della Francia, per lavorare con André Derain; esperienza durante la quale si accentuò la sua tendenza ad enfatizzare fortemente il colore . Matisse mostrò Finestra aperta e Donna col cappello. La gente del suo tempo che non era abituata a tanta sincerità definisce Matisse “Una Belva” per il modo di accostare sulla tela colori puri forti e contrastanti. ( Fauve in  Francese,) Il movimento dei Fauves è il contributo francese alla nascita dell’espressionismo. Ma, rispetto agli analoghi movimenti tedeschi, connotati da atmosfere fosche e contenuti drammatici, il fauvismo rappresenta una variante «mediterranea» e solare dell’espressionismo .. Il fauvismo rappresenta la prima vera rottura con l’impressionismo ed è la prima esperienza moderna che svincola il rapporto tra colore reale delle cose e colore impiegato per la loro rappresentazione pittorica. I presupposti per queste scelte derivarono dalla conoscenza della pittura di Cezanne, Van Gogh e Gauguin. Da Cezanne presero l’idea della scomposizione e ricomposizione non prospettica delle forme, e da Van Gogh e Gauguin l’uso del colore come autonoma espressione interiore.

 Matisse fu riconosciuto come uno dei suoi maggiori esponenti; altri membri erano Derain, Georges Braque, Raoul Dufy e Maurice de Vlaminck. Il pittore simbolista Gustave Moreau fu il maestro ispiratore del movimento: professore alla École des Beaux-Arts di Parigi, spinse i suoi studenti a pensare al di fuori del solco della tradizione, per seguire le proprie visioni.
I lavori di Matisse, tuttavia, incontrarono al tempo dure critiche. Henri Matisse iniziò la sua attività di pittore a Parigi intorno al 1890. Studiò presso il pittore simbolista Gustave Moreau e presso l’École des Beaux-arts di Parigi. In questi anni conobbe Albert Marquet, André Derain e Maurice de Vlaminck. Dalla loro amicizia nacque il gruppo dei Fauves. La loro prima comparsa pubblica avvenne nel 1905 al Salon d’Automne.

Il declino del movimento Fauves dopo il 1906 non rallentò tuttavia l'ascesa di Matisse; la maggior parte delle sue opere più celebri vennero infatti dipinte tra il 1906 e il 1917, quando era parte attiva del grande insieme di artisti che lavoravano a Montparnasse; sebbene egli non vi entrasse appieno, con le sue sembianze conservatrici e i suoi costumi borghesi restrittivi.
Matisse ebbe un lungo rapporto col collezionista d'arte russo Sergei Shchukin. Proprio per Shchukin realizzò La danza, uno dei suoi capolavori. Dipinse anche una seconda versione del quadro, ora nella collezione del MoMA di New York.
Attorno al 1904 Matisse incontrò Pablo Picasso, di 12 anni più giovane. I due divennero grandi amici, nonché artisticamente rivali. Matisse e Picasso furono riuniti per la prima volta al salone parigino di Gertrude Stein e della compagna Alice B. Toklas. Durante la prima decade del ventesimo secolo, la statunitense Gertrude Stein, assieme ai fratelli Leo Stein e Michael Stein, e alla moglie di Michael, Sarah, fu un'importante collezionista e supportatrice del lavoro di Matisse. Inoltre le sorelle Cone, amiche di Gertrude Stein, divennero le principali sostenitrici di Matisse e Picasso, collezionando centinaia dei loro dipinti; ora esposti all'interno della Cone collection al Museum of Art (Baltimora).
Tra il 1911 e il 1917 operò a Parigi l'Académie Matisse, voluta dagli amici di Matisse, una scuola privata senza fini di lucro, nella quale Matisse educava i giovani artisti.
Nel 1917 Matisse si trasferì a Cimiez, in Costa Azzurra, un sobborgo di Nizza. I lavori della decade seguente questo trasferimento mostrano un rilassamento e un ammorbidimento del suo approccio. Questo ritorno all'ordine è tipico di buona parte dell'arte seguente la Prima guerra mondiale, ed è paragonabile al neoclassicismo di Picasso o Stravinsky, e al ritorno al tradizionalismo di Derain. Le sue odalische orientaleggianti sono caratteristiche di questo periodo; per quanto popolari alcuni critici contemporanei trovano questi lavori superficiali e decorativi.
Dopo il 1930 un nuovo vigore e una coraggiosa semplificazione appare nel suo lavoro. Il collezionista statunitense Albert C. Barnes lo convinse a produrre un ampio murale per la Barnes Foundation di Filadelfia, La danza II, completato nel 1932. Nel 1938 Matisse scopre l’incisione su Linoleum
Matisse e sua moglie si separarono nel 1939. Nel 1941 gli fu diagnosticato un cancro e, in seguito ad un'operazione, iniziò ad andare in sedia a rotelle. Nel 1947 pubblicò Jazz, un libro in edizione limitata, contenente stampe a colori di collage, accompagnati dai suoi pensieri. Negli anni '40 lavorò anche come artista grafico e produsse illustrazioni in bianco e nero per diversi libri, tra cui l'Ulisse di James Joyce.
Nel 1951 finì un progetto quadriennale, consistente nella progettazione dei decori interni, delle finestre e delle decorazioni della Chapelle du Rosaire a Vence, in Francia.
Matisse morì per un attacco cardiaco il 3 novembre del 1954, all'età di 84 anni. È sepolto nel cimitero del Monastero di Cimiez a Nizza.
Lo stile di Matisse già si definisce in questa fase della sua attività. L’uso del colore in Matisse è quanto di più intenso è vivace si sia mai visto in pittura. Usa colori primari stesi con forza e senza alcuna stemperatura tonale. Ad essi accosta i colori complementari con l’evidente intento di rafforzarne il contrasto timbrico. Ne risulta un insieme molto vivace con un evidente gusto per la decoratività . Matisse fu anche un artista delle linee.
La sua attività pittorica si svolse per decenni, nel suo quieto ambiente familiare, lontano dai clamori della vita mondana.  Uno dei capolavori di Matisse fu Ratto d’Europa.
Idee Guida:
Matisse svolse la sua ricerca portando il suo stile ad un affinamento progressivo fino a farlo giungere, in tarda età, alle soglie dell’astrattismo. Ma senza mai perdere il gusto per la forza espressiva del colore. Egli non riproduce ciò che vede . Afferma infatti che la natura è bella così com’è e non c’è bisogno di copiarla . Matisse non dipinge le cose ma le differenze fra le cose.
Matisse disse :” Non dipingo la realtà fisica di questo tavolo bensì l’emozione che esso produce in me”.
Inoltre  non è essenziale rappresentare tutti i particolari : bastano pochi tratti per tradurre in immagine lo stato d’animo prodotto da un oggetto .
Afferma anche che le  immagini hanno una grande  influenza nella vita.
Il gruppo dei Fauves, si riconosceva in alcune comuni convinzioni . Dava spazio al colore , non si dipingeva secondo l’impressione , ma in realizzazione  al proprio sentire interiore , la pittura , istintiva e immediata  e il colore era svincolato dalla realtà che presenta  , Rifiuto del realismo in pittura , Rifiuto della pittura impressionista: il pittore deve esprimere se stesso ed i propri stati d’animo, dipingendo cose, persone, panorami solo dopo “averli fatti propri” interiorizzandoli , l’interesse dell’artista non era mai orientato verso la riproduzione realistica della natura stessa. La violenza delle tinte è il modo impiegato dall’artista per  affermare se stesso e la propria personalità  Contrariamente a Van Gogh  e Gauguin , per i  quali , gli stessi decisi colori a cui facevano ricorso costituivano un’esaltazione di quelli comunque presenti nel soggetto rappresentato , Matisse non cerca la somiglianza cromatica  oggettiva. Con il tempo la ricerca di Matisse si indirizza verso  l’ulteriore semplificazione delle forme , l’essenzialità cromatica , l’uso di tinte  contrastanti e dio linee ritmiche , ornamentali . La pittura stessa divenne per Matisse una sorta di disegno altamente espressivo , colorato per larghe e spesso squillanti campiture.

I Fauves ritraggono immagini molto lontane dalla realtà e usano il colore in modo antinaturalistico perché pensano che l’arte non debba essere una semplice imitazione del reale, ma abbia una propria funzione creatrice. Essi non vogliono descrivere la realtà come essa ma come loro stessi la sentono e vedono . Il colore diventa il mezzo decisivo per esprimere rigorosamente il loro rapporto diretto con il mondo e con la natura, mirano alla serenità attraverso la semplificazione delle idee della plastica , l’insieme è il loro unico ideale , I dettagli  secondo loro diminuiscono la purezza delle linee, danneggiano l’intensità emotiva per questo li respingono . I fauves abbandonano il modello , la prospettiva , rifiutano tutte le influenze e gli strumenti acquisiti si affidano al colore che gli permette di rendere la loro emozione senza  mescolanze e senza impiegare i vecchi mezzi costruttivi




Per Matisse il soggetto di un quadro e il suo sfondo hanno lo stesso valore o, per dirlo più chiaramente , nessun punto prevale sull’altro , conta solamente la composizione , il  modello generale . I quadri di matisse erano fatti dalla combinazione di superfici variamente colorate .Dichiara anche  che bisogna esaltare tutti i colori insieme, senza sacrificarne nessuno e che ogni dipinto deve dare la sensazione di riportare sulla superficie della tela lo spettro solare .La sua pittura è qualificabile come pura “joie de vivre”, per la violenza delle tinte (colori sia usati puri sia mescolati; accostamenti di colori primari e complementari. Rifiuto della somiglianza cromatica oggettiva) e per i contenuti assolutamente privi di motivazioni ideologiche o sociali ,La vivezza coloristica .
Matisse dichiara che bisogna “esaltare tutti i colori insieme, senza sacrificarne nessuno” e che ogni dipinto deve dare la sensazione di riportare sulla superficie della tela lo spettro solare,non interessano i movimenti del corpo , l’arte secondo lui deve svolgere un azione terapeutica in funzione della purezza della vita. Matisse non dipinge soggetti inquietanti , ma vuole invece raggiungere gli elementi strutturali della figura umana, facendo  emergere il rapporto  tra rilassatezza e tensione. Nei suoi  lavori  è sempre presente la scienza, l’osservazione di un modello e l’immaginazione per arricchire ciò che si osserva . La sua modella preferita era Henriette una cantante e danzatrice  che spesso si ritrova nelle sue sculture e nei suo quadri .
Matisse afferma che non esistono verità nuove , il ruolo dell’artista come quello dello scienziato si fonda sul cogliere verità ricorrenti che spesso  sono state ripetute  ,che per egli troveranno un valore nuovo e esso le farà sue e ne percepirà il valore profondo , gli artisti  portano l’impronta della loro epoca e i grandi artisti sono quelli in cui è segnata più profondamente la verità .

Come Lavorava?

Matisse usava partire dalla raffigurazione della realtà , trasformandola poi in forme semplificate e appiattite  attraverso l’accostamento di colori primari e secondari  puri, accesi, luminosi  privi ormai di riferimento alla descrizione naturale. Matisse predilesse invece la tecnica dell’ collage su carta , con figure semplificate , dalle campiture omogenee , smaglianti e luminose ,  che producevano effetti dinamici e un vivace contrasto con lo sfondo.
Matisse inizialmente dipinse nature morte e paesaggi, secondo la tradizione fiamminga, ottenendo un discreto successo. Russell lo introdusse all'Impressionismo e ai lavori di Van Gogh (buon amico di Russell, ma assolutamente sconosciuto al tempo). Lo stile di Matisse cambiò completamente, e successivamente il pittore avrebbe detto: "Russell fu il mio maestro, e Russell mi insegnò la teoria del colore".Influenzato dai lavori dei post-impressionisti Paul Cézanne, Gauguin, Van Gogh e Paul Signac, ma anche dall'arte giapponese, fece del colore l'elemento cruciale dei suoi dipinti. Molti dei suoi quadri realizzati tra il 1899 e il 1905 fanno uso del Pointillisme, praticato da Signac. I dipinti di questo periodo sono caratterizzati da forme appiattite e linee controllate, con l'espressione che domina sui dettagli. Al Salon d'Automne del 1905, diversi artisti presentarono quadri dai colori violenti, spesso dissonanti, per esprimere emozioni, senza riguardo per il colore naturale del soggetto, dipinge tele vivaci e colorate grazie alla luce del sud che gli insegna ad apprezzare  lo splendore dei colori e ad utilizzarli per esprimere le sue emozioni. Distribuisce  i colori sulla superficie  pittorica sia puri che in unione con altri ; in particolare  i gialli vengono accostati al violetto , il rosso al verde , il blu all’ arancio . Il colore è distribuito con veemenza sulla tela e con un’immediatezza tale da non coprirla totalmente. Nei suoi dipinti era presente la semplificazione delle forme, bidimensionalità del dipinto,e una forte valenza decorativa . . I suoi quadri sono tutti risolti sul piano della bidimensionalità, sacrificando al colore sia la tridimensionalità, sia la definizione dei dettagli. L’uso del colore in Matisse è quanto di più intenso è vivace si sia mai visto in pittura. Usa colori primari stesi con forza e senza alcuna stemperatura tonale. Ad essi accosta i colori complementari con l’evidente intento di rafforzarne il contrasto timbrico. Ne risulta un insieme molto vivace con un evidente gusto per la decoratività.
La sua attività pittorica si svolse per decenni, nel suo quieto ambiente familiare, lontano dai clamori della vita mondana. Svolse la sua ricerca portando il suo stile ad un affinamento progressivo fino a farlo giungere, in tarda età, alle soglie dell’astrattismo. Ma senza mai perdere il gusto per la forza espressiva del colore.

I fauves ritraggono immagini molto lontane dalla realtà e usano il colore in modo antinaturalistico perché pensano che l’arte non debba essere una semplice imitazione del reale, ma abbia una propria funzione creatrice. Per questo sono critici nei confronti della fotografia, che nel giro di pochi decenni si è sostituita alla pittura come copia fedele della natura.
Matisse e Derain amano giocare con i colori complementari, dando vita a dipinti molto luminosi e vivaci che non hanno alcuna corrispondenza con la realtà. Il viso può essere colorato indifferentemente di arancione e di verde, i capelli e gli alberi di giallo e di blu, mentre il mare e il cielo abbagliano con colori variopinti dall’effetto mosso e cangiante ottenendo  con i colori una qualità ,un’atmosfera proprio come note musicali  che creano un accordo. Matisse modellava le sue sculture da prima in argilla , poi uno stampo di cera in cui successivamente si versava del bronzo fuso. Matisse nella vecchiaia ha realizzato con l'aiuto degli assistenti realizzò dei grandi collages, chiamati gouaches découpés. La sua serie di Nudi Blu rappresenta i principali esempi della tecnica denominata "dipingere con le forbici",che  erano composizioni figurative a  collage , a uno o più colori , usava cartoncini leggeri sia per l’intero sfondo  sia per il disegno . Tracciava prima a matita l’intero disegno sul foglio  e poi preparava le figure colorate da incollare. Semplificava le figure e le riavvicinava  lasciando piccoli margini bianchi.

Cenni critici:
dott.ssa Mariateresa Quagliarella :” Matisse dirige la sua pittura verso il moderno, caratteristica della sua arte è la nettezza dei contorni cromatici, arte degna di nota”
Antonella Colaninno :”un capolavoro dell'arte contemporanea ,"La danza" di Henri Matisse che nella fluidità delle figure esprime l'eterno movimento della vita.”
Mauro Agosta:“Sono rimasto senza fiato davanti alle opere di Matisse”

Descrizione dell’opera “La danza “ di Henri Matisse:

Periodo Artistico: fauves , 1909
Materiale e Dimensioni : olio su tela 260 x 191 cm


E’ un opera che ha due versioni, voluta dal committente S.Schukin (lo stesso de “La stanza rossa”). Il fondo è reso piatto dall’uso dei due colori puri azzurro (simbolo dello spazio assoluto) e verde (emblema dell’orizzonte terrestre) e, mentre nella prima versione la linea di contorno talvolta si frammenta, nella versione definitiva (1909-10) c’è un’accentuazione del colore e della linea di demarcazione, ma soprattutto del ritmo dei corpi di cinque persone danzanti.

Le loro braccia sono tese nell’ opera di tenere chiuso un cerchio che sta per aprirsi tra le due figure poste in basso a sinistra. Una delle figure è infatti tutta protesa in avanti per afferrare la mano dell’uomo, mentre quest’ultimo si torce per allungare la propria mano alla donna. Il verde che occupa la parte inferiore del quadro simboleggia la terra .Il piede di uno dei danzatori lascia una deformazione dovuta al suo peso. Il blu nella parte superiore rappresenta  il cielo.  E in questo confine tra la terra e il cielo le cinque figure danzano.
Il quadro  è molto suggestivo. Il senso della danza, che unisce in girotondo cinque persone, è rappresentato con pochi tratti e appena 3 colori. La loro danza è il simbolo del ritmo della  vita , in continuo movimento , come afferma Matisse:
 "Amo molto la danza. È una cosa straordinaria la danza: vita e ritmo. Per me è facile vivere con la danza. Quando ho dovuto dipingere una danza per Mosca, sono semplicemente andato una domenica pomeriggio al Moulin de la Galette. Ho guardato come danzavano. In particolare ho guardato la farandola... I ballerini, tenendosi per mano, corrono attraverso tutta la sala, avvolgendo come un nastro la gente un po' sconcertata... Tornato a casa, ho composto la mia danza su una superficie di quattro metri, canticchiando lo stesso motivo che avevo sentito al Moulin de la Galette, in modo che tutta la composizione, tutti i ballerini, si muovessero allo stesso ritmo". (Henri Matisse)
I suoi  quadri sono tutti sul piano della bidimensionalità, con l’assenza  della definizione dei dettagli.
Egli usa colori primari stesi con veemenza  . Che lasciano impresse le emozioni di Matisse stesso.

-http://www.lagiostra.biz/node/425

Bibliografia :
-Itinerario nell’arte : volume 3 Dall’età dei lumi ai giorni nostri / Giorgio Cricco- Francesco Paolo di Teodoro   p. 762-763-764-765-766  Zanichelli
 - Henri Matisse  : l’uomo che parlava con i colori ( Donatella Gobbi) Lapis , palombi editori  p.3 -8
-Editore Bulgarini Firenze (Lucia Lazzoti) Immagin arte  p.100-114-255
-(Marina Mirabelli) Arte e Immagine  -le parole dell’arte-  p.360-361
-Mostra : Matisse la seduzione di Michelangelo Brescia Museo di Santa  Giulia via Musei 81b.(24/2/11 ore 15.30)
With love , D. ❤

0 commenti:

Posta un commento