Le Sette meraviglie del mondo antico
Le Sette meraviglie del mondo antico
Le
Sette meraviglie del mondo antico
sono le strutture architettoniche, sculture
ed edifici
che i Greci
ed i Romani
ritennero le più belle e straordinarie opere dell'intera umanità.
- I Giardini
pensili di Babilonia, dove
si racconta che la regina Semiramide raccogliesse rose fresche in ogni stagione.
- Il Colosso di Rodi, un'enorme statua bronzea situata nell'omonima isola oggi greca.
- Il Mausoleo
di Alicarnasso, una
monumentale tomba dove riposa il satrapo Mausolo,
situata ad Alicarnasso (attuale Bodrum, in Turchia).
- Il Tempio
di Artemide ad Efeso,
nell'antica Lidia
odierna Turchia.
- Il Faro
di Alessandria in Egitto, che
una volta rischiarava la via ai mercanti che si approssimavano al porto.
- La statua di Zeus ad Olimpia, grandiosa testimonianza di arte religiosa,
opera dello scultore greco Fidia.
- La Piramide
di Cheope a Giza, la
più antica fra le sette meraviglie e l'unica che sopravvive ancora oggi.
Immensa dimora di riposo eterno del faraone,
glorificazione delle sue imprese in vita.
Giardini Pensili di Babilonia
Dopo uno
studio minuzioso dei testi antichi e un attentissimo scavo, Robert Koldewey (un
archeologo) arrivò fatalmente alla conclusione che le strutture a volta presso
la Porta Ishtar erano davvero la
base di sostegno dei famosi giardini pensili di Babilonia. La strada processionale, larga 22
metri, rivestita da mattonelle smaltate azzurre e ornate con 120 leoni di oltre
due metri, con le fauci spalancate e dipinti di bianco, rosso e giallo, passava
attraverso la celebre porta Ishtar,
gigantesca opera fortificata, fiancheggiata da due torri avanzate, anche
interamente rivestita da mattonelle smaltate azzurre decorate con immagini di
animali sacri tori, draghi, disposti in alternate, che si calcola ammontassero
a una trentina.
Colosso di Rodi
La statua
venne costruita da Chares di Lindo, scolaro di Lisippo. La costruzione
dell'opera durò dodici anni, sicchè si può pensare che l'opera fu dedicata nel
290 a.C. a Helios ed elevata sotto Seleuco Nicatore.
Dal racconto
di Filone di Bisanzio riguardante la costruzione della statua, si apprende che
essa era alta 32 metri e che l'artista, dopo aver infisso solidamente con
grossi perni di ferro i piedi di bronzo della statua in una base di marmo,
elevò il resto del corpo a strati avendo cura di preparare, nell'interno della
statua, un'intelaiatura di ferro, formata da barre orizzontali e di montanti,
che seguivano la forma della statua e che erano fissati con perni alle pareti
di essa. Non si sa se essa reggesse una fiaccola o una lancia. E' pensabile
che, Chares si sia ispirato all'immagine del Sole sulla quadriga eretta per gli
abitanti di Rodi da Lisippo. La scultura di Chares, con ogni probabilità, aveva
intorno al capo una fitta raggiera, come altre immagini del sole scoperte a
Rodi.
Lo scheletro
di ferro era stabilizzato da un riempimento fatto con blocchi di pietra.
Negli anni 224 e 223 a.C. il Colosso di Rodi crollò in seguito ad un terremoto, spezzandosi alle ginocchia. Secondo Strabone non fu restaurato per un divieto sacro. I pezzi si trovavano ancora distesi a terra nel 653 d.C.; furono sottratti dagli Arabi durante una loro scorreria e venduti ad un ebreo di Emesa.
Negli anni 224 e 223 a.C. il Colosso di Rodi crollò in seguito ad un terremoto, spezzandosi alle ginocchia. Secondo Strabone non fu restaurato per un divieto sacro. I pezzi si trovavano ancora distesi a terra nel 653 d.C.; furono sottratti dagli Arabi durante una loro scorreria e venduti ad un ebreo di Emesa.
Mausoleo di Alicarnasso
Il termine
mausoleo con il quale si intende la tomba a carattere monumentale- discende
dalla tomba di Mausolo. Secondo
gli antichi autori è ad Artemisia che
si deve la costruzione del Mausoleo dedicato al fratello-sposo Mausolo nel
353-351 a.C..
Ma è evidente
che la tomba aveva proporzioni troppo vaste perchè in così poco tempo se ne
fosse potuto ideare il progetto e completare la costruzione; è più probabile
che ciò sia avvenuto mentre Mausolo era ancora in vita, nel 370-365 a.C., e che
l'esecuzione terminasse intorno al 350 a.C., poco dopo la morte di Artemisia.
La tomba di
Mausolo, secondo la ricostruzione del Krischen, presenta un grande basamento di
22 metri di altezza, circondato inferiormente da una zoccolatura degradante,
sopra la quale si innalza un colonnato ionico di nove colonne per undici, di
circa tredici metri di altezza; sopra questo si trovava una piramide a gradini
di 7 metri ed infine la quadriga.Il tutto raggiungeva un'altezza di 49 metri.
In questa ricostruzione di Krischenm, tutto
l'insieme è legato da un sistema di misure molto semplice.E’ la ricostruzione
più semplice ed attendibile. Essa si accorda con le misure delle fondamenta e
con quelle di parti architettoniche rinvenute dall'archeologo inglese
Newton negli scavi del 1856.
Tempio di Artemide ad Efeso
Fu costruito
per ordine di Creso circa a metà del VII secolo; di ciò abbiamo come
testimonianza delle iscrizioni in caratteri Lidi e greci che si trovavano sulle
colonne del tempio.
I lavori
furono eseguiti dall'architetto Chersifrone.
Gli scavi nel santuario sono oggi ancora in corso, per il momento si ritiene
che nel VII secolo il santuario consistesse in una struttura simile ad un
altare che cambiò varie volte e di due altri monumenti: l'Hekatompedon, così
detto perchè misurava 100 piedi e l'altare a rampa. Il tempio aveva otto
colonne sulla facciata e nove sul retro.
L'alto
basamento era largo 7,85 m e lungo 131 m. Plinio racconta che le colonne erano
alte 20 m, snelle ed elegantemente scanalate (stile ionico), dei bellissimi
capitelli sostenevano le travi tanto grosse da far sorgere una leggenda che
parla di un intervento della stessa dea per aiutare l'architetto ad erigerle,
questi infatti scoraggiato dalla difficoltà dell'impresa meditava il suicidio.
Il fregio non aveva figure ma solo una grossa dentellatura sulla cimasa più
alta che sorreggeva il timpano. Quest'ultimo aveva tre aperture o finestre:
quella centrale fornita di sportelli e al suo fianco si ergevano due statue di
amazzoni. Plinio parla nel complesso di 127 colonne. La cella si trovava
esattamente al centro dell'edificio; non si è sicuri del fatto che la statua
della dea dominasse la cella, ma possiamo immaginare che la grandezza della
statua fosse quella delle copie di epoca romana. La strana statua delle molte
mammelle dell'Artemide Efesia rappresenta una dea madre. La statua è rigida, la
parte bassa assomiglia al sarcofago di una mummia egizia.
Il
tempio fu distrutto il 21 luglio del 356
a.C. da un certo Erostato, che lo incendiò pensando in questo modo di rendere
il proprio nome immortale. La scoperta dei resti del tempio avvenne nel 1860
per opera di John Turtle Wood.
Faro di Alessandria in Egitto
Alessandro il Grande giunse in Egitto nel 332 a.C. e, dopo aver
conquistato rapidamente il paese, fondò la nuova città ad ovest del delta del
Nilo, su una striscia di terreno sabbioso, che separa la palude Mareotide dal
Medirerraneo, di fronte all'isola di Faro. Il progetto venne affidato
all'architetto Dinocrate; lo portò a compimento Tolomeo figlio di Lago, prima
satrapo, poi re d'Egitto.
L'isola di
Faro, su cui sorse la famosa torre luminosa, fu congiunta alla città con una
diga lunga 7 stadi (1290 metri circa), formando così due porti comunicanti col
Nilo per mezzo di canali navigabili.
Architetto
ne fu Sostrato di Cnido, figlio
di Dexifane, il quale lavorò sotto i primi due Tolomei. La costruzione del Faro
iniziò probabilmente nel 297 a.C. Il Faro era stato consacrato a favore dei
navigatori agli dei salvatori ("teois
soteroi uper ton laixomenon ", come diceva l'epigrafe dedicatoria,
che poteva facilmente essere scorta da chiunque entrasse o uscisse dal porto)
Secondo
testimonianze storiche, essa era un vero e proprio colosso, alta quanto un
edificio di 45 piani. La sua altezza infatti doveva aggirarsi intorno ai 120 -
130 metri e, come una torta nuziale, era composta da tre piani distinti, sempre
più stretti. Il I, alto 60 metri, aveva una pianta quadrata ed era molto largo.
Il II era alto 30 metri e, sempre stando a racconti e scritti di epoca antica,
ricordava molto una torre a sezione ottagonale. L'ultimo pezzo, di 15 metri,
invece era costituito da una vera e propria torre cilindrica sormontata da
un'enorme statua, forse quella di Alessandro il Grande o quella di Zeus Soter.
Nei tempi che seguirono il Faro cadde in rovina, fino a trasformarsi in una
vera e propria "cava di pietre". L'ultima possibile raffigurazione
del Faro prima della sua distruzione la troviamo in un mosaico della volta
della cappella di San Zeno in S. Marco a Venezia, databile intorno al 1200.
Mostra il Faro e una nave con l'Evangelista al timone, mentre arriva ad
Alessandria per fondare la chiesa copto-cristiana in Egitto.
Statua di Zeus ad Olimpia
Trono alto
circa quattordici metri; braccioli sostenuti da sfingi; il dio era seduto ; i
piedi poggianti su uno sgabello lavorato; nella mano destra reggeva una
vittoria, che si dice fosse d'oro e misurasse due metri,con la mano sinistra
regge un'asta molto lunga poggiante sul terreno e avente in cima un'aquila
d'oro; la faccia del Dio esprime bontà e gioia, La testa è incoronata di olivo.
La statua rimase nel santuario per oltre ottocento anni sempre suscitando
stupore e meraviglia nei fedeli. L'imperatore romano Caligola (37-41), secondo
Svetonio, cercò inutilmente di impossessarsi della statua con ogni mezzo per
portarla a Roma.[2]
All'inizio
del V secolo, quando il santuario era ormai in abbandono, entrò a far parte
della collezione di opere d'arte pagane di Lauso, che la pose nel proprio
palazzo a Costantinopoli, che andò distrutto assieme alla collezione
nell'incendio nel 475.
La
Piramide di Cheope a Giza
Una delle
costruzioni più grandi mai realizzate dall'uomo. S'innalza verso il cielo da
parecchie migliaia di anni nella piana di Giza in Egitto.
Le sue misure sono: lato settentrionale 230 m e 25.05 cm, lato occidentale 230 m e 35.65 cm, lato orientale 230 m e 39.05 cm ed infine lato meridionale 230 m e 45.35 cm, per una altezza di 146 m. Il tutto per un peso di circa 6.000.000 di tonnellate e un' area di 13.1 acri. Gli angoli alla base sono quasi perfetti: angolo sud-est 89° 56'e 27", quello di nord-est 90° 3' 2", quello di sud-ovest 90° 0' 33", e quello di nord-ovest 89° 59' 58" (appena due secondi d'arco di differenza).
Le sue misure sono: lato settentrionale 230 m e 25.05 cm, lato occidentale 230 m e 35.65 cm, lato orientale 230 m e 39.05 cm ed infine lato meridionale 230 m e 45.35 cm, per una altezza di 146 m. Il tutto per un peso di circa 6.000.000 di tonnellate e un' area di 13.1 acri. Gli angoli alla base sono quasi perfetti: angolo sud-est 89° 56'e 27", quello di nord-est 90° 3' 2", quello di sud-ovest 90° 0' 33", e quello di nord-ovest 89° 59' 58" (appena due secondi d'arco di differenza).
Secondo
stime affidabili, la Piramide consiste di un totale di circa 2.300.000 blocchi
di pietra calcarea e granito, con pesi che variano dalle 2.5 tonnellate alle 70
tonnellate. Non solo, ma bisogna aggiungere anche un rivestimento simile a uno
specchio di 22 acri costituito, da 115.000 pietre lucidissime, ciascuna del
peso di 10 tonnellate, che originariamente coprivano tutte e quattro le
facciate. Dopo essere stata staccata da un violento terremoto nel 1301 a.C., la
maggior parte dei blocchi di rivestimento fu rimossa per la costruzione del
Cairo.
Tra gli
specialisti in archeologia egizia, è opinione comune che fu costruita come
tomba per il faraone della IV Dinastia (2575 - 2467 a.C.) Khufu (conosciuto
come Cheope). Questa opinione si basa principalmente sul ritrovamento di
geroglifici su alcune pietre all'interno della piramide che assomigliano al suo
sigillo, e alla testimonianza di Erodoto che vide i monumenti nel V° secolo a.
C., cioè più di 2000 anni dopo che erano stati costruiti. Nonostante il fatto
che nessun corpo fu mai trovato all'interno delle sue stanze ben sigillate, gli
egittologi persistono nella loro teoria, facendo nascere una storia su decine
di migliaia di schiavi costretti al lavoro per decine di anni nella costruzione
di una montagna di pietre in cui mettere il cadavere di un solo uomo.With love , D. ❤
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